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Alla scoperta della Flora e Fauna della Foresta Umbra

Questa sezione presenta la ricca biodiversità della Foresta Umbra attraverso alcune schede di approfondimento sulla flora e fauna di questo straordinario patrimonio naturale della Puglia.

La riserva naturale Foresta Umbra è un'area naturale protetta posta all'interno del Parco nazionale del Gargano.

Si estende nella zona centro-orientale del Gargano a circa 800 metri di altitudine.

A partire dal 7 luglio 2017 le sue le sue faggete vetuste sono entrate a far parte del patrimonio UNESCO.

Le schede di BioFocus offrono dettagli sulle specie vegetali e animali che popolano il territorio, per orientare ad una conoscenza più approfondita delle specie e degli habitat al fine di promuovere un turismo sostenibile che rispetti l’ambiente e le comunità locali.

Per approfondimenti: Ente parco nazionale del Gargano

Flora

La posizione strategica al centro del Mediterraneo, fa del Gargano un eccezionale scrigno botanico.

Nell’area protetta si stimano oltre 2.200 specie di piante, pari al 35% di quelle presenti in Italia.

Essenze floreali che spaziano dalla palude ai prati rocciosi, alle foreste di latifoglie e di pino d’Aleppo sulla costa.

Con esempi di vera eccellenza come le orchidee spontanee.

Di queste ve ne sono circa una settantina, tra specie e sottospecie; quelle endemiche, costituiscono la più alta concentrazione in Europa e nel bacino Mediterraneo.

Il Gargano ha le foreste di latifoglie più estese d’Italia, un immenso manto vegetale di 27.000 ettari con faggete, cerrete, leccete associate a farnetti, frassini, olmi e ornielli.

Fauna

La diversità degli ecosistemi presenti lungo gli itinerari individuati favorisce la presenza di una fauna che suscita notevole interesse in ambito naturalistico.

La classe più rappresentativa è quella degli uccelli.

La posizione strategica del Promontorio, proteso nel mare Adriatico insieme all’arcipelago delle Isole Tremiti, favorisce il passaggio e la sosta durante la migrazione primaverile e autunnale degli uccelli che sì spostano dai quartieri nord-africani e transahariani verso l’Europa centro-orientale e viceversa.

Lungo questi percorsi molto importante è la presenza di specie rupicole: sulla costa il Falco pellegrino e la Rondine rossiccia; nelle zone interne il Lanario, il Corvo Imperiale, il Passero Solitario e il Codirossone.

Nei luoghi idonei è probabile la nidificazione del Falco pecchiaiolo e del Biancone, detto anche Aquila dei serpenti, che rappresentano il suo cibo preferito.

Diffusi in tutto il territorio la Poiana e il Gheppio; invece l’elusivo Sparviere pone il suo nido nei boschi o ai margini della foresta.

Tra i rapaci notturni citiamo l’Assiolo, il Barbagianni, l’Allocco, la Civetta; nei luoghi più remoti e impervi è presente il raro Gufo reale.

Importante è la migrazione (fine aprile - inizio maggio) dei Falchi cuculo, sia nei pascoli di pianura che in quelli di montagna; riuniti a gruppi di decine sostano sui paletti di recinzione, sui peri selvatici o sui fili della corrente elettrica, intenti a cacciare grilli, cavallette e altri insetti.

Presente lungo i sentieri l’Averla capirossa, l’Averla cenerina, la Monachella orientale, l’Upupa, la Ghiandaia, la Beccaccia, il Tordo.

Nei boschi maturi nidificano anche il raro Picchio dorsobianco e il Picchio rosso mezzano; più frequenti risultano il Picchio rosso maggiore, il Picchio verde e il Picchio rosso minore, il Frosone e numerosi si osservano i colombacci.

Tra i mammiferi notevole interesse suscita il Capriolo, la popolazione garganica, a seguito del lungo isolamento geografico, è quella che ha meglio conservato i caratteri genetici della linea italica, (subsp italicus) mantenendo una più marcata differenziazione genetica.

Tra i carnivori, è presente il Lupo, il Gatto selvatico, schivo ed elusivo abitatore di macchie e foreste, molto diffusi sono invece la Volpe, la Faina, la Donnola, il Tasso e di recente l’Istrice ha iniziato a colonizzare la parte sud del Gargano.

Tra le varie specie di pipistrelli che si riproducono o svernano nelle numerose grotte e cavità presenti, si segnala il rarissimo Molosso di Cestoni.

Per quanto riguarda invece i roditori ben rappresentati sono il Ghiro, il Quercino, il Moscardino, l’Arvicola rossastra e la Lepre.

Molto interessante è la presenza di anfibi e rettili, quali la Rana dalmatina, la rana comune, la Raganella, il Rospo comune, il Rospo smeraldino, il Tritone italico, il Tritone crestato, il Cervone, la Coronella austriaca e la Biscia d’acqua.

Lungo gli itinerari vi sono dei tratti con una discreta presenza di cutini, piscine e stagni, dei micro habitat fondamentali per la presenza e riproduzione degli anfibi, data la natura carsica del promontorio e la quasi totale assenza di corpi idrici di acque dolci.

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